Il regista Guglielmo Ferro porta a teatro il primo romanzo di Giovanni Verga che, in forma epistolare, raccontare la storia e i tormenti interiori della giovane Maria costretta a farsi monaca.
Il cambiamento della protagonista nasce da una sua provvisoria liberazione, dal contatto con la natura, dal suo ritrovarsi con la famiglia nelle terre di Monte Ilice mentre a Catania infuria il contagio del colera. Il racconto si snoda sul filo di un progressivo itinerario spirituale: quella esperienza fa sorgere in lei il senso d’una vita più libera e aperta, e l’avvia a concepire una crescente avversione per l’ambiente conventuale dove ha trascorso da educanda gli anni dell’adolescenza. Di qui, scopre l’amore. Il giovane Nino è l’idolo un po’ sfocato che accende nella protagonista la fiamma di una passione inestinguibile. Ma il rapporto è troncato sul nascere dall’intervento dei familiari: Nino sposerà Giuditta, la sorella di Maria. Maria sarà costretta a rientrare in convento dove si spegnerà dopo lunga e penosa agonia.
- Regia
- regia Guglielmo Ferro
- Informazioni
- adattamento Micaela Miano regia Guglielmo Ferro con Enrico Guarneri e Nadia De Luca e con (in o.a.) Rosario Marco Amato, Verdiana Barbagallo, Federica Breci, Alessandra Falci, Elisa Franco, Loredana Marino, Liborio Natali regista collaboratore Giampaolo Romania scene Salvo Mangiagli musiche Massimiliano Pace costumi Sartoria Pipi produzione Progetto Teatrando