IL RITORNO DI CASANOVA
di Gabriele Salvatores
UN FILM DALL'ATMOSFERA SOSPESA, PIENO DI UNA GRAZIA DOLOROSA DONATA DALLA PROVA INTENSA E NUDA DI SERVILLO
PROGRAMMAZIONE TERMINATA

Leo Bernardi è un regista che non riesce a completare il suo ultimo film su Giacomo Casanova, in procinto di partecipare in concorso alla Mostra del Cinema di Venezia. Il suo montatore Gianni cerca di farlo uscire dall’impasse e da una depressione incipiente, mentre Leo si consuma fra due sentimenti che gli paiono inadatti ai sui 63 anni: la competitività con un giovane regista, Lorenzo Marino, osannato dalla critica e anche lui in predicato per il concorso veneziano, e l’amore per Silvia, un contadina volitiva e indipendente, molto più giovane di lui. Dunque Leo temporeggia, procrastina, è nervoso e distratto, agitato da sogni e visioni, impolverato come il Casanova che racconta, cui tutto appare “insensato e ripugnante” – a cominciare dal passaggio inesorabile del suo tempo di vita.

Con Il ritorno di Casanova, liberamente tratto dal romanzo omonimo di Arthur Schnitzler, Gabriele Salvatores si confronta sia con il passare inevitabile del tempo, tema del suo film-nel film-nel film (innumerevoli le scatole cinesi tecnologiche in cui è ingabbiata l’opera di Bernardi, che è a colori, mentre la vita del regista si trascina stancamente in bianco e nero), che con un gigantesco fantasma cinematografico, il Federico Fellini di 8 ½ e Il Casanova.

Regia
Gabriele Salvatores
Cast
Toni Servillo, Fabrizio Bentivoglio, Sara Serraiocco, Natalino Balasso, Alessandro Besentini
Genere
Drammatico
Durata
95 - colore
Produzione
Italia (2023)
Distribuzione
01 DISTRIBUTION