PARIGI, 13ARR.
di Jacques Audiard.
AUDIARD ABBRACCIA IN UN SONTUOSO BIANCO E NERO IL DESTINO DI UNA GIOVENTÙ PALPITANTE DI VITA E DI SPERANZE FRAGILI.
PROGRAMMAZIONE TERMINATA

Nel 13° arrondissement di Parigi il desiderio è dappertutto. Émilie incontra Camille, prof di lettere che la innamora ma si innamora di Nora, provinciale e timida che videochiama Amber Sweet, cam girl che la ‘riconnette’ col mondo. Tre ragazze e un ragazzo in un mondo liquido. Amici, amanti e le due cose insieme, riempiono di colori un mondo in bianco e nero.

Non è la prima volta che Jacques Audiard, nutrito di letteratura francese e di cinema americano, pratica generi diversi (dal melodramma sociale al western) e interrompe la collezione di film ‘neri’ in cui eccelle (Sulle mie labbra, Il profeta, Un sapore di ruggine e ossa, Dheepan – Una nuova vita).

Dai suoi debutti non smette di filmare la maledizione della violenza, la relazione filiale, il disagio maschile, la forza delle donne e il declino della virilità. Tutti i suoi film, in cattività o in libertà, difendono l’alterità e l’immagine di una società ibrida, multiculturale e multirazziale. Les Olympiades non fa eccezione ma ha una morbidezza sconosciuta al regista. Forse perché la sceneggiatura è scritta a sei mani con Céline Sciamma (Ritratto della giovane in fiamme) e Léa Mysius (Ava), che lavorano ai fianchi il virilismo esacerbato di Audiard, lasciando respirare il female gaze.

Quello che concerne pienamente l’autore è invece l’abilità a esaltare i suoi giovani attori (sconosciuti) sullo schermo e nel décor di una Francia multiculturale. Questa volta è l’Olympiades con le “fortezze quadrangolari”, come le descrive Michel Houellebecq, dimorandoci coi suoi personaggi.

Il 13° arrondissement, il più atipico della capitale francese, è uno spazio riconvertito e composto da edifici in pietra e in stile americano che offre diversi ‘volti’ agli acquirenti come al cinema di Audiard. È il centro nevralgico dei cuori e dei corpi di una giovinezza ebbra d’amore che naviga a vista in quell’enorme transatlantico di torri, ormeggiato sul molo dell’ex stazione di carbone della Gobelins. Sapporo, Messico, Helsinki, Tokyo… gli otto blocchi verticali dell’Olympiades prendono il nome delle città che hanno ospitato i Giochi Olimpici. E nei suoi edifici residenziali, vivono oggi nuovi ‘campioni’ olimpionici.

 

Titolo originale
Les Olympiades
Regia
Jacques Audiard.
Cast
Lucie Zhang, Makita Samba, Noémie Merlant, Jehnny Beth, Anaïde Rozam
Genere
DRAMMATICO
Durata
105 - colore
Produzione
Francia (2022)
Distribuzione
Europictures