RESPECT
di Liesl Tommy
La storia del viaggio di Aretha Franklin per trovare la sua voce nel mezzo del panorama sociale e politico degli anni 60
PROGRAMMAZIONE TERMINATA
Ora tocca a lei, tutti gli occhi sono puntati su Jennifer Hudson chiamata a confermare quanto di buono, anzi di straordinario, ha già fatto vedere in Dreamgirls, il film con cui vinse l’Oscar come Miglior attrice non protagonista, perché adesso è lei a dover interpretare il ruolo di Aretha Franklin nel biopic Respect.

Sembra che sia stata la stessa Regina del Soul a decretare che a calarsi nei suoi panni dovesse essere proprio Jennifer Hudson, cantante, attrice e finalista della terza edizione del talent American Idol.

Difficile capire per chi non è americano e neppure nero, il peso che è calato sulla brava artista, perché la Franklin, scomparsa il 16 agosto del 2018 dopo una carriera lunghissima (il suo primo singolo venne pubblicato nel 1956), è considerata un’icona non solo della musica ma anche dei diritti civili. Il film infatti vuole raccontare le vicissitudini di una donna e cantante che ebbe una vita musicale intensissima, una vita sentimentale e personale non facile, ma che soprattutto era benedetta da un talento straordinario. Senza contare che la Hudson è reduce dalla partecipazione allo sfortunato musical Cats. Ma già dalle prime immagini e dal teaser di Respect, con un breve accenno alla canzone che dà il titolo al film, sembra che la scommessa sia stata vinta.

Anche per la regia del film è stata fatta una scelta non banale. Infatti è stata chiamata Liesl Tommy: la regista sudafricana è più conosciuta per la sua attività in teatro, dove si ricorda la sua messa in scena del dramma “Eclipse” ma anche quella di “Frozen”.

Certo siamo di nuovo alle prese con un altro biopic, che arriva dopo i successi recentissimi di Bohemian Rhapsody sui Queen e in particolare su Freddy Mercury e anche di quello dedicato a Elton John, dal titolo Rocketman. E se la vita di Aretha Franklin è sicuramente degna di un film partendo dai suoi esordi canori nel coro della chiesa Battista di Detroit, basta guardare il cast per capire che comunque si sono fatte le cose per bene. Troviamo infatti nel ruolo del padre di Aretha, C.L. Franklin, anche lui uno straordinario personaggio, conosciuto come “The million dollar voice”, il grandissimo Forest Whitaker, premio Oscar per L’ultimo re di Scozia, ma protagonista anche in Bird, il biopic su Charlie Parker di Clint Eastwood. Nei panni della cantante jazz Dinah Washington è stata scelta Mary J. Blige, poi abbiamo Tituss Burgess e Tate Donovan.

Regia
Liesl Tommy
Cast
 LeRoy McClain, Jennifer Hudson, Forest Whitaker, Tate Donovan, Audra McDonald.
Genere
Biografico
Durata
145 - colore
Produzione
USA (2021)
Distribuzione
Eagle Pictures